Il trauma e il corpo

Il favoloso libro “Il mondo interiore del trauma”di Donald Kalsched racconta qualcosa di molto profondo, connesso con l’esperienza del trauma. L’autore scrive:
“Mai più! – dice il nostro tirannico tutore – Mai più lo spirito individuale traumatizzato di questo bambino dovrà subire una cosa simile! Mai più sarà così indifeso di fronte alla crudele realtà! Prima che ciò accada, io lo dissiperò in frammenti (dissociazione), o lo incapsulerò e lo blandirò in fantasie (isolamento schizoide), o lo intontirò con sostanza tossiche (tossicomania), o lo perseguiterò per impedirgli di sperare nella vita di questo mondo (depressione). In tal modo proteggerò quanto è rimasto di questa infanzia prematuramente amputata, di un innocente che ha troppo sofferto, troppo presto.”
Cosa significa questo? Capiamo dal testo che il trauma è qualcosa di impresso nel corpo e che non smette di esistere, continua piuttosto ad abitare dentro di noi (nel nostro corpo adulto) anche dopo molto tempo, anche se la violenza esterna è cessata. La sua continua presenza nel nostro corpo fa si che l’individuo continui a rivivere situazioni in cui viene ritraumatizzato.
Ma cosa accade realmente nel nostro mondo interiore? Qual è il ruolo delle nostre difese? Parliamo di una difesa molto antica, che svolge in realtà un ruolo molto ambivalente, ossia quello di protettrice e persecutrice. Una difesa che riflette il trauma interiorizzato all’origine. In alcuni casi, la stessa difesa si presenta sotto forma di demone, dalle caratteristiche sadiche, essendo una parte della personalità scissa dall’Io. Ovvero quella parte del vissuto non elaborato, che ha mantenuto una forma strutturata.
Può accadere che lo stesso nucleo traumatico assuma caratteristiche più crudeli e sadiche di qualunque aggressore esterno, poiché essendo una parte scissa dalla personalità resta inelaborato e quindi “grezzo” e può di conseguenza facilmente cedere il potere a forme archetipiche della psiche stessa.
Sintomi corporei, disturbi d’ansia, sintomi psicosomatici, sogni angoscianti equivalgono a forme demoniache e aggressive che hanno a che fare con questo meccanismo inconscio.
Ma, per quanto malvagio e spaventoso possa essere questo funzionamento è al contempo la protezione per la parte più vulnerabile del nostro Io.